Descrizione
Autore: Alessandra Casati
Editore: Edizioni ETS
Data pubblicazione: 2020-03-09
ISBN: 9788846757777
La fama di Ercole Ferrata (Pellio di Sotto, Como, 1610 – Roma, 1686) è da sempre collegata ad alcune grandi imprese della scultura seicentesca a Roma, al seguito di Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi. A testimoniare il legame forte e durevole del maestro con la natia Val d'Intelvi rimangono le otto sculture lignee oggi esposte al Museo d'Arte Sacra di Scaria Intelvi. A esse viene ora riunito il Crocifisso d'avorio, che si riteneva disperso, e che completa il lascito dello scultore al paese d'origine. Testimonianza di una eccezionale esperienza umana e artistica, il gruppo così ricomposto offre l'occasione di riprendere in esame la vicenda della dispersione dello studio di Ferrata, la sua organizzazione, il ruolo didattico che lo scultore attribuiva nella sua bottega a queste piccole sculture, e di comprendere meglio quale fosse il metodo operativo dell'artista – anche sulla scorta di una rilettura della letteratura sei-settecentesca su Ferrata, da Baldinucci a Pascoli a Bottari –, infine di misurare la lunga eredità di Ferrata nella scultura lombarda tra Sei e Settecento.